Oggi, al Museo della Scienza e della Tecnologia, durante l’evento organizzato da IPSOS “The third moment of truth: il packaging sostenibile è il nuovo tsunami?” abbiamo parlato del rapporto degli italiani con la plastica.
Le ricerche evidenziano un elevato indice di disinformazione che porta con sé pregiudizi e falsi miti: in Italia, abitudini radicate e diffidenze diffuse hanno portato a scelte di consumo “non più sostenibili”.
- L’Italia è il secondo Paese al mondo, dopo il Messico, per consumo di acqua in bottiglia, nonostante l’Italia sia un dei Paesi con la maggior abbondanza di acqua di qualità.
- Una famiglia italiana spende dai 300 ai 700 euro/anno per l’acqua in bottiglia: l’87% della popolazione ne è molto o abbastanza consapevole
- 8 mln di tonnellate di bottiglie di plastica nei mari, nel 2050 ci saranno più bottiglie che pesci: 81% italiani ne è molto o abbastanza consapevole
- La produzione ed il trasporto di acqua in bottiglia comporta un’elevata produzione di CO2: il 78% ne è molto o abbastanza consapevole (ma il 14% “non sa”!) -> quando si parla di disinformazione
- Il 47% degli italiani usa acqua in bottiglia per ragioni di Sicurezza (mito da sfatare)
- Tra questi, il 49% è pronto a cambiare comportamento, se avesse maggiori garanzie di qualità dell’acqua del rubinetto (68% di chi è pronto a cambiare)
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