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Bonus acqua potabile 2022/2023. La guida al bonus filtri e depuratori d’acqua
26 Gennaio 2021
Vuoi migliorare qualità e sapore dell’acqua del tuo rubinetto? Vuoi ridurre il tuo impatto ambientale eliminando le bottiglie di plastica per l’acqua da bere? Abbiamo ottime notizie per te! Consulta come ottenere il Bonus per filtri e depuratori d’acqua.

Bonus acqua potabile applicabile a filtri, depuratori ed erogatori d’acqua – proroga per il 2022-2023
Con la Legge di Bilancio 2022 è arrivata la tanto attesa proroga fino al 2023 degli incentivi per l’acquisto di filtri, sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E290, il cosiddetto Bonus acqua potabile.
Sia privati che soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni nonché enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, potranno così migliorare la qualità dell’acqua proveniente dall’acquedotto, beneficiando di un credito di imposta fino ad un importo pari al 50% delle spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022, per l’acquisto e l’installazione dei sistemi.
Per ogni unità immobiliare, il limite massimo di spesa che dà diritto al credito d’imposta è di 1.000 euro per i privati e di 5.000 euro per gli altri soggetti. Nel caso di installazione di depuratori d’acqua è dunque disponibile un bonus fiscale fino a 500 euro per le abitazioni private e fino a 2.500 euro negli altri casi (ad esempio per i locali e le aziende), parametrato per tenere conto dell’ammontare di spesa disponibile per l’intera platea dei beneficiari (5 milioni di Euro per annualità).
Come ottenere il bonus acqua potabile: il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate
Il provvedimento del 16 giugno 2021 pubblicato dall’Agenzia delle Entrate definisce i criteri e le modalità per usufruire del bonus. Mette a disposizione il modello di comunicazione che va compilato e inviato all’Agenzia per poter ottenere il credito di imposta.
Ecco come fare per avere diritto al bonus:
- la spesa sostenuta deve essere documentata tramite fattura elettronica o documento commerciale che indichi il codice fiscale di chi richiede il credito;
- il pagamento deve essere effettuato con metodi tracciabili che consentano di identificare l’autore del pagamento, quindi non in contanti. Solo per le spese precedenti la pubblicazione del provvedimento (17 giugno 2021) sono fatti salvi i pagamenti avvenuti con qualsiasi modalità ed è possibile annotare il codice fiscale sulla fattura o altro documento fiscale;
- la comunicazione di quanto speso va presentata all’Agenzia delle Entrate tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo a quando si è finalizzato l’acquisto, utilizzando il modello che si può scaricare cliccando qui;
- il bonus potrà essere quindi utilizzato in compensazione tramite F24, o per le persone fisiche anche in dichiarazione dei redditi, fino al completo utilizzo del bonus.
I vantaggi economici e ambientali nell’installare un sistema di filtrazione dell’acqua al punto d’uso.
Al sostegno economico garantito dal bonus si aggiunge un risparmio effettivo consentito dall’uso degli impianti. Infatti, la filtrazione al punto d’uso consente a una famiglia media di 4 persone che beve regolarmente acqua in bottiglie di plastica un saving di 876 euro all’anno e di ben 4.380 euro in caso di consumo d’acqua in vetro.
Una cifra che sale a circa 6.000 euro nel caso di un ristorante medio da 100 coperti al giorno che elimina le minerali in vetro.
Dal punto di vista ambientale, il Bonus filtri e depuratori d’acqua mira a incentivare stili di vita più sostenibili, promuovendo il consumo di acqua del rubinetto e la conseguente riduzione dell’utilizzo di bottiglie in PET, tra le principali cause dell’inquinamento da plastica.
Basti pensare che, sempre secondo i dati Culligan, una famiglia media di 4 persone che beve quotidianamente acqua in bottiglia produce in un anno ben 72 kg di plastica.
Un impatto ancor più grave se si parla di esercizi pubblici. Ad esempio, un locale medio da 100 coperti al giorno che offre acqua filtrata ai propri clienti, nel giro di un anno evita la produzione di 792 kg di plastica.
L’istituzione del nuovo Bonus filtri e depuratori d’acqua rappresenta un decisivo passo avanti verso consumi d’acqua più consapevoli ed ecosostenibili. In primis perché incentiva l’uso dell’acqua del rubinetto […]. In secondo luogo, perché i sistemi per il trattamento dell’acqua vengono ufficialmente riconosciuti dal legislatore come elemento fondamentale di una politica mirata sia alla tutela ambientale che a garantire un’acqua del rubinetto ancora più buona e sicura.
Lauro Prati, Direttore Business Unit Commercial & Industrial di Culligan e Vice Presidente di Aqua Italia
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*Il bonus acqua potabile prevede un credito di imposta che può arrivare fino al 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtrazione, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare finalizzato al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate dagli acquedotti. L’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è fissato per le persone fisiche a Euro 1.000,00 per ogni unità immobiliare. Nel caso di installazione delle predette soluzioni di trattamento presso la propria abitazione è dunque disponibile un bonus fiscale che può arrivare fino a Euro 500,00. Considerato che il tetto per la spesa complessiva è di 5 milioni di euro l’anno, l’Agenzia calcolerà la percentuale rapportando questo importo all’ammontare complessivo del credito d’imposta risultante da tutte le comunicazioni validamente presentate. Al fine di gestire le tue spese in modo responsabile, Culligan ti ricorda, prima di sottoscrivere il contratto, di verificare il ricorrere dei requisiti che legittimano l’applicabilità, nel caso di specie, del bonus acqua potabile. Per ulteriori approfondimenti consultare il portale dell’Agenzia delle Entrate al seguente link.
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