Ristorazione sostenibile

8 Luglio 2022
Ristorazione sostenibile

Come gestire un locale green e di tendenza

Si parla sempre più di ristorazione sostenibile ed ecoristorazione, entrate ormai nell’immaginario collettivo come luoghi in cui l’approccio alla ristorazione è gioioso ed impegnato, finalizzato a ridurre gli impatti negativi sull'ambiente e incrementare i benefici di natura socio-economica.

Semplici attenzioni quotidiane e tecnologie innovative permettono infatti di migliorare significativamente le proprie prestazioni ambientali e offrire alla clientela un servizio più green, più gradito e al passo coi tempi, riducendo contemporaneamente i costi fissi di gestione.

Un ristorante sostenibile riduce l'impatto sull'ambiente

Riduzione di sprechi e rifiuti, economia circolare, approccio green: queste le parole chiave da tenere a mente nel settore del food and beverage.

Il cambio di prospettiva è necessario per limitare il più possibile l’impatto ambientale, con conseguenti vantaggi anche in termini di riduzione dei costi. Tra le buone pratiche più diffuse e apprezzate in locali e ristoranti, l’utilizzo dell’acqua alla spina.

I distributori d’acqua alla spina rappresentano infatti la soluzione ideale per gli esercenti moderni, perché in grado di coniugare qualità e igiene con economicità, praticità, sostenibilità e gusto.

Le soluzioni per l’affinaggio dell’acqua al punto d’uso sostituiscono efficacemente l’acqua in bottiglia, offrendo ai gestori innumerevoli vantaggi, oltre a rispondere alle esigenze di una clientela sempre più sensibile e attenta alla sicurezza e all’ambiente.

Dotare il proprio locale di questi sistemi è una scelta di forte impatto anche in termini di immagine e rappresenta un ottimo biglietto da visita per mostrare al pubblico il proprio impegno verso consumi d’acqua più “green” e plastic-free.

Ristorazione sostenibile: su cosa investire?

Gli impatti ambientali dei servizi di ristorazione sono molteplici: consumi energetici e idrici, trasporto delle risorse alimentari, consumo di prodotti per la pulizia, produzione di rifiuti e molti altri. Ecco 4 punti per un locale più green!

1. Scelta di prodotti a km0

La scelta di alimenti, ingredienti e bevande offerti al cliente contribuisce notevolmente alla sostenibilità del comparto. Le materie prime di stagione a km0, ad esempio, garantiscono una riduzione di consumi di energia ed emissioni associati al trasporto e alla conservazione. Acquistare da produttori locali, inoltre, permette di offrire prodotti sempre freschi e contribuire a un circolo virtuoso di collaborazione sul territorio.
Nel caso in cui alcuni prodotti non siano reperibili localmente, un’ottima soluzione è il Commercio Equo e Solidale e Fairtrade, per mantenere una linea coerente ed etica del locale anche nell’acquisto di prodotti da altri paesi.

2. Utilizzo di prodotti ecologici

Sempre più diffusa anche la scelta di opere di re-design per gli arredi, accessori usati o riciclati per ridare nuova vita a oggetti che altrimenti sarebbero destinati al fine vita, nell’ottica della perfetta economia circolare, che danno una connotazione personale al locale, comunicando subito la filosofia sostenibile e differenziando dai competitor.
La scelta ecologica riguarda ovviamente anche il packaging per i prodotti a portar via che, per coerenza, dovrebbero essere in materiali completamente riciclabili.

3. No ai prodotti monouso

L’utilizzo di prodotti usa e getta, oltre ad aumentare la produzione dei rifiuti, impatta anche sull’economia del locale. Scegliere il vetro, le alternative durevoli e optare per materiali riciclati, riciclabili o compostabili è sicuramente premiante, oltre che di tendenza. Far rientrare in questa buona pratica anche l'acquisto dei prodotti per le pulizie - detergenti, saponi e profumatori - preferendo il commercio sfuso e zero waste contribuirà ulteriormente al taglio delle spese del locale.

4. Combattete gli sprechi di cibo e acqua

Oltre a combattere gli sprechi di cibo, esaminando esattamente cosa si vende e cosa no, è bene evitare di sprecare le risorse che si utilizzano quotidianamente.
I consumi idrici sono tra i principali aspetti da prendere in considerazione per ridurre i carichi ambientali connessi alla ristorazione.
Oltre all’acqua utilizzata per bere, cucinare e lavare le stoviglie, è da tenere sotto controllo anche l’impronta idrica delle materie prime che si scelgono, là dove possibile. Come per il consumo di energia, ci sono diverse tecnologie o semplici scelte per ridurre l'acqua consumata: tra queste gli addolcitori di acqua, i depuratori e gli erogatori di acqua.
Gli addolcitori Culligan rimuovono i sali di durezza che causano l’accumulo di incrostazioni, la formazione di macchie su bicchieri e stoviglie, estendendo così la durata delle attrezzature, riducendo il consumo di detersivi e scongiurando il problema di manutenzioni e sostituzioni precoci.
Mentre i depuratori e gli erogatori di acqua alla spina assicurano un’acqua controllata, buona e sicura da bere più economica e sempre disponibile.

Ecoristorazione: buone pratiche di sostenibilità

Offrire acqua alla spina nel proprio locale ha un considerevole impatto positivo sull’ambiente, perché azzera le emissioni di CO2 causate dal trasporto su strada delle bottiglie (sia in plastica che in vetro) e contrasta l’inquinamento generato dalla produzione e dallo smaltimento del PET.

Dotare il proprio locale di erogatori d’acqua microfiltrata solleva il gestore dai problemi di approvvigionamento e stoccaggio di vuoti e pieni, liberando un’importante porzione di spazio all’interno del locale.

I distributori d’acqua alla spina sono in grado di erogare  istantaneamente acqua liscia, frizzante, fresca o a temperatura ambiente: non sarà più necessario stoccare le bottiglie d’acqua nelle vetrine refrigerate, che potranno così essere utilizzate per l’esposizione di vini e bibite.

Prova per tre mesi l’acqua Culligan nel tuo locale!

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