Virus nell’acqua: quali sono e come debellarli?

14 Marzo 2020
acqua e Coronavirus

L’acqua, elemento essenziale per la vita umana e non solo, può in alcuni contesti essere bacino per lo sviluppo di virus e rappresentare piuttosto un rischio per la salute. Comprendere quali sono questi virus e come eliminarli è fondamentale per garantire acqua sicura e prevenire malattie.

Quali virus si possono trovare nell’acqua potabile?

I virus presenti nell’acqua potabile sono generalmente di origine fecale e si contaminano tramite acque reflue non trattate o sistemi di approvvigionamento idrico compromessi. Tra i principali virus acqua troviamo:

  • Norovirus: tra i più comuni, causa gastroenterite acuta con sintomi come vomito e diarrea.
  • Adenovirus: può provocare infezioni respiratorie, oculari e gastrointestinali.
  • Rotavirus: spesso responsabile di diarrea grave nei bambini.
  • Enterovirus: include poliovirus, coxsackievirus e echovirus, capaci di causare malattie che vanno dalla febbre a infezioni più gravi.
  • Virus dell’epatite A: può causare epatite acuta, un’infiammazione del fegato.

Questi virus possono sopravvivere nell’acqua per lunghi periodi, specialmente in acque non adeguatamente trattate.

Come si contamina l’acqua con i virus?

Le cause principali della contaminazione virale dell’acqua sono:

  • Scarico di acque reflue non depurate.
  • Infiltrazioni di fognature in pozzi e falde acquifere.
  • Acqua stagnante e contaminata da animali o esseri umani.
  • Insufficiente trattamento nelle centrali di depurazione.
pfas acqua

Come eliminare i virus dall’acqua potabile?

Per garantire un’acqua potabile priva di virus, è importante affidarsi a tecniche specifiche per essere efficaci:

1. Clorazione

La clorazione è uno dei metodi più diffusi per disinfettare l’acqua. Il cloro è efficace contro molti virus, anche se in concentrazioni e tempi di contatto adeguati. Va però gestito con attenzione per evitare la formazione di sottoprodotti nocivi.

2. Filtrazione

Filtri a membrana come l’ultrafiltrazione e l’osmosi inversa sono molto efficaci nell’eliminare virus e batteri. Questi sistemi rimuovono anche altre impurità, migliorando la qualità complessiva dell’acqua.

3. Radiazioni UV

La disinfezione tramite raggi ultravioletti è un metodo ecologico e molto efficace contro virus acqua. L’UV danneggia il materiale genetico dei virus impedendone la replicazione.

4. Ebollizione

In assenza di sistemi tecnologici, bollire l’acqua per almeno 1-3 minuti è un metodo semplice e sicuro per eliminare virus e batteri.

Sicurezza degli acquedotti

L’acqua distribuita dagli acquedotti è generalmente sicura e può essere consumata in tutta tranquillità, senza nessun pericolo di contagio. A maggior ragione lo è quella erogata dai sistemi di trattamento applicati al punto d’uso (POU), siano essi ad uso domestico oppure per il settore della ristorazione o le case dell’acqua. Ricordiamo che in particolare i sistemi ad osmosi inversa offrono una barriera efficace ed assoluta nei confronti dei coronavirus, infatti avendo dimensioni comprese tra gli 80 e i 160 nm questi virus non possono superare la membrana osmotica.

tecniche di filtrazione dell'acqua. Grado di filtrazione

Corretta manutenzione degli impianti di trattamento acqua al punto d’uso (POU)

Attraverso le soluzioni di trattamento POU si può ottenere dal rubinetto acqua di eccellente qualità, con la doppia sicurezza data dai controlli del gestore d’acquedotto e la filtrazione finale al rubinetto. Occorre però garantire che gli impianti lavorino nelle migliori condizioni operative e che la manutenzione venga effettuata seguendo le specifiche indicazioni fornite dal produttore, nel rispetto della legislazione vigente.

Il settore del trattamento dell’acqua potabile è regolamentato dal Decreto 7 febbraio 2012, n.25 “Disposizioni tecniche concernenti apparecchiature finalizzate al trattamento dell'acqua destinata al consumo umano”, inoltre indicazioni di carattere igienico/sanitarie da rispettare nelle fasi di manutenzione ordinaria e straordinaria sono fornite dai Manuali di Corretta Prassi Igienica, quello edito da AquaItalia e Utilitaria nel 2014 “Manuale di Corretta Prassi Igienica per la distribuzione di acqua affinata, refrigerata e/o gasata da unità distributive automatiche aperte al pubblico” e quello preparato da AIAQ nel 2017 “Manuale di Corretta Prassi Igienica per gli impianti di trattamento dell’acqua potabile nei pubblici esercizi”. Indicazioni in merito sono anche presenti nel “Piano di Sicurezza per gli impianti di trattamento dell’acqua al punto d’uso” edito nel 2019.

Regole standard per la manutenzione degli impianti

In periodi in cui le strategie di contrasto e la gestione del rischio sanitario connesso ad emergenze epidemiologiche (come quelle del Coronavirus di qualche anno fa) sono di primaria importanza, le tradizionali regole per la manutenzione degli impianti devono prevedere, oltre alla sanificazione e sostituzione periodica degli elementi filtranti e la pulizia dei rubinetti o ugelli, anche le indicazioni comportamentali del Ministero della Salute per la prevenzione del contagio. Per disporre di acqua di elevata qualità e microbiologicamente sicura, è necessario e sufficiente che sia i manutentori sia gli utilizzatori degli impianti osservino alcune semplici ma importanti norme igieniche:

Norme igieniche

- sanificazione periodica e completa dell’impianto, da effettuarsi secondo le indicazioni del produttore (comunque almeno 1/anno e in caso di lunghi periodi di fermo della macchina) utilizzando prodotti muniti di schede tecniche con indicazioni delle concentrazioni e dei tempi di contatto;

- sostituzione degli elementi filtranti, da effettuarsi secondo le indicazioni del produttore in funzione delle modalità di utilizzo (tempo e/o litri erogati) dell’impianto;

- pulizia quotidiana dei beccucci di erogazione e della vaschetta raccogli gocce (se presente)

Il rubinetto del lavandino, come gli ugelli degli erogatori d’acqua, sono punti critici, particolarmente esposti alla contaminazione microbica. Molto spesso la pulizia viene effettuata con le normali spugnette da cucina che possono essere cariche di germi, i quali possono risalire le tubature ed inquinare l’acqua al punto d’uso (fenomeno della retro-contaminazione). Per evitare che ciò accada è fondamentale utilizzare prodotti igienizzanti con idonee spugnette o strofinacci e mantenere sempre ben pulita tutta l’area del rubinetto.

Oltre a queste procedure di buona prassi igienica, in tempi di emergenza sanitaria come quello che stiamo vivendo occorre prestare attenzione ad ulteriori semplici norme comportamentali per evitare il contagio da coronavirus.

Per chi utilizza gli erogatori d’acqua è importante:

- evitare l’uso promiscuo di bicchieri, bottiglie e borracce;

- mantenere la distanza di sicurezza tra le persone di almeno 1 metro in caso di rifornimento presso le “case dell’acqua”, ed evitare di toccare direttamente con le mani l’imboccatura delle bottiglie;

- lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con gel a base alcolica;

- non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;

- pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro e alcol.

L’adozione delle normali procedure igieniche per la manutenzione degli impianti, unitamente al rispetto delle norme comportamentali indicate dal Ministero della Salute, garantisce un elevato livello di sicurezza.

Non sussistono motivi di carattere sanitario che debbano indurre i consumatori a ricorrere al consumo di acqua in bottiglia. Un altro motivo, insieme all'evitamento di inutili sprechi di plastica monouso, per usarne il meno possibile.

acqua da bere

Continua a leggere