La legionella. Cos’è e come prevenirla.

12 Agosto 2016
legionella

Che cos'è la Legionella

Come capire e prevenire la legionella: un'infezione causata da batteri aerobi che colpisce soprattutto l'apparato respiratorio, si può manifestare con due distinti quadri clinici: la Malattia del Legionario e la Febbre di Pontiac è un'infezione causata da batteri aerobi.
Il nome della malattia deriva dal fatto che il batterio fu identificato per la prima volta nel 1976 su un gruppo di partecipanti ad un raduno della Legione Americana in un hotel di Philadelphia, in quell’occasione 291 persone contrassero la malattia e 34 di esse morirono. La legionellosi si può manifestare sia in forma di polmonite, con tasso di mortalità variabile tra il 10-15%, sia in forma febbrile extra polmonare. Il genere Legionella comprende 61 diverse specie ma è la Legionella pneumophila, quella più frequentemente coinvolta nei casi umani e la responsabile dell’epidemia di Philadelphia.

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Contagio della legionella

La legionella è normalmente presente negli ambienti acquatici: acque sorgive, fiumi e laghi, dai quali il batterio può essere veicolato nelle condotte cittadine degli impianti idrici, negli edifici, nei serbatoi, nelle fontane e nelle piscine, tutti ambienti che possono favorire la proliferazione del microrganismo, soprattutto in presenza di condizioni caldo-umide, creando una potenziale situazione di rischio per la salute umana.
Il contagio avviene normalmente per via respiratoria mediante inalazione, per cui la maggior probabilità di infezione si ha in presenza di aerosol (goccioline d’acqua con diametro inferiore a 5 micron che possono contenere la legionella ed essere inalate in profondità nei polmoni), presente in ambienti quali piscine, vasche idromassaggio, fontane, docce, bagni turchi, ecc.

Il rischio di contrarre la malattia, oltre ovviamente alla concentrazione della carica batterica (intensità dell’esposizione), dipende dalla suscettibilità individuale del soggetto esposto (stato di salute). Per questo motivo sono considerati particolarmente a rischio gli ambienti ospedalieri.

Contagio della legionella tramite acqua

I fattori che favoriscono la colonizzazione dello legionella nelle reti idriche sono molteplici, una forte influenza la possono avere le caratteristiche idrauliche degli impianti e la natura dei materiali che li costituiscono, la presenza di incrostazioni, di biofilm e la temperatura dell’acqua.

Il biofilm, costituito da una pellicola di microrganismi e sostanze organiche che aderisce alle pareti interne delle condutture, è essenziale per la colonizzazione della legionella che in esso trovano nutrimento e riparo dall’azione dei biocidi applicati.

Prevenire la legionella: i sistemi di prevenzioni per la contaminazione

I metodi di prevenzione e controllo della contaminazione da legionella del sistema della rete di distribuzione dell’acqua calda possono prevedere misure a breve e a lungo termine.
Nella conduzione degli impianti idro-sanitari i gestori delle strutture ad uso collettivo dovrebbero garantire l’attuazione di una serie di operazioni periodiche.

Pulizia e disinfezione dei serbatoi dell’acqua

Maggiore è la durezza dell’acqua, più frequente è la formazione di calcare con conseguente usura degli elementi idraulici, in questi casi l’utilizzo di addolcitori, la decalcificazione e la sostituzione regolare degli elementi usurati consente di ridurre la proliferazione microbica. I serbatoi dell’acqua fredda e calda andrebbero ispezionati puliti e disinfettati periodicamente, una o più volte l’anno. Queste misure di manutenzione vanno considerate come buone pratiche in grado di prevenire e contenere la contaminazione, che non sono tuttavia sufficienti per eliminare il problema della presenza di legionella.

Solo attraverso interventi radicali alla rete idrica di distribuzione è possibile escludere, o ridurre a valori di sicurezza, il rischio di infezione. Esistono diversi metodi, che possono essere applicati singolarmente o abbinati tra loro, ognuno dei quali presenta dei vantaggi e limiti operativi.

Microfiltrazione dell’acqua

Attraverso una barriera meccanica (filtro da 0,2 micron) è possibile rimuovere la legionella dall’acqua al punto di utilizzo; si tratta di un sistema localizzato, facile da installare ed efficiente, che richiede la sostituzione periodica dei filtri a causa del progressivo intasamento.

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Trattamento Termico

Negli impianti dove l’acqua è mantenuta costantemente a temperature comprese tra 50 e 55°C viene inibito la proliferazione dello legionella, mentre il trattamento di disinfezione può essere effettuato con lo shock termico elevando la temperatura dell’acqua dai 70 agli 80°C per tre giorni consecutivi assicurando il suo deflusso da tutti i punti di erogazione per almeno 30 minuti al giorno. Questa procedura non richieda particolari attrezzature e garantisce una buona efficacia ma può essere di difficile attuazione in molti impianti (tenuta idraulica), inoltre a costi elevati in quanto richiede un elevato consumo di energia ed è necessario impedire all’uso dell’acqua calda sanitaria da parte degli utenti durante il trattamento al fine di evitare il rischio di ustioni.

Impianti UV

La luce ultravioletta è in grado di inattivare i batteri in modo da ostacolarne la replicazione, però non avendo effetto di copertura non è possibile installare un unico impianto centralizzato dedicato al trattamento della rete idrica ma più impianti nei vari punti d’uso, questo limita notevolmente le potenzialità dell’applicazione di questa tecnologia.

Clorazione

Il cloro è un agente ossidante e disinfettante utilizzato normalmente nel trattamento dell’acqua potabile. Una iperclorazione continua con dosaggi compresi tra 1 e 3 mg/L consente di minimizzare la colonizzazione della legionella, tuttavia questa pratica è incompatibile con gli standard qualitativi dell’acqua potabile, sia in termini di disinfettante residuo che come formazione di sottoprodotti, tanto da rendere l’acqua inutilizzabile da parte degli utenti e degli operatori. È preferibile attuare una iperclorazione shock periodica, facendo agire concentrazioni di cloro libero di 20 mg/L per 2h o 50 mg/L per 1h, anche se tale trattamento può avere un’azione fortemente corrosiva nei confronti delle tubazioni.

Alternativamente alla classica clorazione si possono utilizzare altre sostanze quali biossido di cloro, ozono, monocloroammine, acido peracetico o perossido di idrogeno e ioni argento.

Il controllo della contaminazione ambientale da legionella può essere molto complesso, richiedendo il coinvolgimento di tutti gli operatori interessati: il tecnico impiantistica, il microbiologo, il medico, il chimico, l’esperto nel settore del trattamento dell’acqua.

Le soluzioni da adottare vanno valutate caso per caso, dopo un’attenta analisi dei costi-benefici, tenendo presente che gli interventi di manutenzione, seppur importanti, non sono generalmente sufficienti a tenere sotto controllo il rischio di infezione, il quale richiede azioni radicali che prevedono l’utilizzo dei migliori sistemi di disinfezione ed un monitoraggio regolare.

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